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Il caftano blu – Le prime impressione della stampa, dal 21 settembre al cinema

Il caftano blu, film di Maryam Touzani è un film molto raro per il cinema marocchino, proprio per via della tematica dell’omosessualità

Al cinema dal 21 settembre, Il caftano blu di Maryam Touzani è un film molto raro per il cinema marocchino, proprio per via della tematica dell’omosessualità. Halim (Saleh Bakri) e sua moglie Mina (Lubna Azabal), sono rispettivamente un sarto tradizionale e una venditrice di una delle più antiche medine del Marocco. La specialità di Halim è la realizzazione di caftani, vestiti tradizionali marocchini. La concorrenza e la malattia inaspettata di Mina spingono i due ad assumere un aiuto, Youssef (Ayoub Missioui). Tra i due uomini nasce una particolare intesa.

Il film è stato presentato al festival di Cannes, nella sezione Un certain regard, ed è stato il primo film marocchino a ricevere il premio FIPRESCI, assegnato dalla critica internazionale.

Il Marocco vieta gli “atti osceni contro natura con un individuo dello stesso sesso”: l’omosessualità è illegale e punibile con una multa e fino a tre anni di reclusione. La legge raramente viene applicata e l’omosessualità è tollerata soprattutto nelle zone turistiche, come Marrakesh Resta il fatto che l’omosessualità è completamente bandita dalla vita pubblica marocchina e convive una forte omofobia su tutti i livelli, dalla politica alla società civile. Se volete avere una situazione chiaradei diritti LGBT in Marocco, vi consiglio di visitare il sito dell’associazione Il grande Colibrì.

Il film ha ottenuto un ottimo riscontro sulla stampa italiana e non solo, ecco alcune impressioni:


“È un cinema di dettaglio, il suo, che non abbandona mai i corpi, perché resta profondamente nella loro intimità, con uno sguardo mai giudicante. Attraverso questi corpi e la materia, la regista racconta anche il Marocco, e la città: lo sguardo si sposta dalla radio del negozio sotto casa di Mina e Halim, agli intonaci scoloriti delle strade della Medina, alle piastrelle della sauna che Halim frequenta e dove consuma il suo amore omosessuale.”

Brunella De Cola, Sentieri Selvaggi

“Un cinema così intenso non può prescindere da un lavoro attoriale d’eccezione, e va dunque dato merito alla coppia formata da Lubna Azabal e Saleh Bakri. Lei vera padrona di casa del cinema di Touzani, dopo aver già interpretato Abla in Adam, e superba nel ruolo di una donna che custodisce il segreto di una relazione.”

Tommaso Tocci, MyMovies

“Nell’arco di due ore si sviluppa una vicenda composta di omissioni e sfioramenti, che avanza prendendo il suo tempo, permettendo ai personaggi di realizzare gradualmente la propria condizione. E l’assoluta centralità visiva resta assegnata alle stoffe […]. Proprio nell’indugio sui caftani, e sulla loro preparazione, il racconto sconta una deriva estetizzante che lo avvicina a tratti agli stereotipi del film d’autore (piani fissi, affettazione eccessiva, lentezza programmatica). Anche così però la vicenda riesce ad aprirsi all’universale, a uscire dal tema omosessuale comunque centrale per intavolare un discorso sull’amore, sulla sostanza del sentimento che riguarda e vale per tutti.”

Emanuele Di Nicola, Nocturno

Il film è al cinema dal 21 Settembre, presumibilmente non godrà di una distribuzione capillare, quindi chi voglia vederlo, ne approfitti subito.

Written by Giulio P.

Quasi quarantenne appassionato di cinema, televisione, manga e letteratura. Based in Rome.

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